Il sangue delle madri

Il sangue delle madri

Il sangue delle madri

"Attentato al Faro!" Fan art per "Il sangue delle madri". Per gentile concessione dell'Autore: Franco Brambilla.
"Attentato al Faro!" Fan art per "Il sangue delle madri". Per gentile concessione dell'Autore: Franco Brambilla.

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Dalla quarta di copertina:

“Tre donne sono coinvolte in un serrato inseguimento attraverso una terra devastata e misteriosa, dove la vita non si è mai spenta del tutto: una “meccanica di corpi” dal passato oscuro, un’operaia cyborg sopravvissuta all’impatto di un veicolo spaziale e la comandante di un corpo di élite. Fra sogno e incubo, le macerie del passato ingombrano le Terre Erose così come i ricordi delle protagoniste: i più dolorosi sono sepolti a una tale profondità che affrontarli significa cambiare per sempre il proprio destino e, forse, veder nascere una luce là dove tutto è tenebra. Ma l’ombra di Morjegrad e delle altre città-stato si allunga ancora una volta, pronta a divorare e distruggere tutto ciò che incontra.”

Dal comunicato del 26 aprile 2022:

Le Terre Erose. Chilometri e chilometri di area desertificata, una terra spremuta fino all’ultima goccia dalla voracità degli esseri umani di un futuro lontano.

È qui, tra le esalazioni tossiche, le miniere e i pochi grumi di umanità, che i destini di tre donne s’intrecciano.

Nebra è una sopravvissuta, una nomade dai bracciali tintinnanti e le cicatrici lucenti che vaga tra i campi profughi e le miniere, facendo l’unica cosa che sa fare: aggiustare la carne e il metallo. E no, non è certo una buona samaritana: basta rifiutarle il giusto compenso per capire che non è una con cui scherzare, se si tiene alla pelle… e ai propri innesti cybernetici.

Sya le Terre Erose le guarda dall’alto, con la sua uniforme impeccabile da comandante e il suo chignon stretto sulla nuca. Ma sebbene appartenga ai Lawrence, una delle famiglie più importanti di Morjegrad, non si è mai chiusa in una stanza d’oro. Proprio da suo padre ha imparato che le mani bisogna sporcarsele, per mantenersi stretti i privilegi. E che il prezzo da pagare è alto.

E poi c’è Nadja, una cyborg fuggiasca di altissimo livello. Naufraga delle stelle, si risveglia con pochi brandelli di memoria, che dovrà rimettere insieme per capire da cosa stia fuggendo, e soprattutto verso quale meta.

Tra inquietanti esperimenti segreti, deflagranti attentati spaziali, opere d’arte fatte di carne e di innesti e luminose biblioteche della memoria, preparatevi a un’avventura distopica mozzafiato.

Perché al di là della cortina di nebbia bruciata che avvolge Morjegrad si spalanca una geopolitica fantascientifica d’ampio respiro, fatta di città stato in perenne tensione, tra il più bieco sfruttamento umano e bagliori di speranza che solo nel buio più cupo possono risplendere di una fuggevole, commovente bellezza.

Le Terre Erose: mappe, prospetti, movimenti…

Quando il worldbuilding si fa duro… io mi metto a disegnare. Per me è indispensabile riuscire a visualizzare ciò che sto descrivendo, per ottenere un buon “livello di immersione” nella storia da raccontare. E l’immaginazione, qualche volta, si aggancia alla mia esperienza di grafica.

Le Terre Erose: la porzione della provincia di Morjegrad dove si svolge la storia raccontata ne “Il sangue delle madri”. Contiene la traccia dei movimenti delle tre protagoniste…

Prospetto del Faro, base spaziale in orbita intorno al pianeta, dove Nadja è stata spedita anni prima dell’inizio della storia e da cui è costretta a fuggire.

Prospetto dell’Eremo, rifugio sepolto dove Nadja recupera i propri ricordi.